
Il cielo sarà un luogo di rifugio e di riposo.
In Ebrei 4:9 vi è scritto: "Resta dunque un riposo di sabato per il popolo di Dio". L'autore dell'epistola agli Ebrei aveva discusso nei versi precedenti del riposo del sabato che originalmente seguì ai sei giorni di creazione, e si riferiva anche al riposo che il popolo d'Israele poteva godere nel paese di Canaan, dopo i quaranta anni di pellegrinaggio nel deserto.
Lo scrittore della lettera tuttavia rileva con insistenza, che quel riposo in Canaan era terreno e soltanto una figura indicativa di un riposo migliore, vale a dire celeste e quindi ancora futuro. Il cielo sarà in ogni caso un luogo privo d'afflizione e di sofferenza.
Nel penultimo capitolo della Bibbia sta scritto: "...e Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi, e la morte non ci sarà più, e non vi sarà più cordoglio, ne grido, ne fatica, perché le cose di prima sono passate" (Apocalisse 21:4).
Ogni essere umano che ha conosciuto in questa vita sofferenze e dolori fisici; ognuno che è dovuto andare su è giù nei corridoi dei nostri ospedali; ognuno che conosce il gran dolore ed il tormento che gli uomini devono passare, non può che rimanere stupefatto davanti a questa meravigliosa promessa.
In questa vita terrena il nostro corpo è sottomesso alla malattia, all'incidente ed alla vecchiaia, mentre in cielo possiederemo un nuovo corpo, privo di vincoli fisici.
Gli occhi dei ciechi vedranno ed i paralitici cammineranno. Il cielo sarà un luogo di riposo, dove potremo risposarci per sempre da tutti i dolori e malattie fisiche subite.
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