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BENVENUTO NEL POSTO DOVE PUOI RIFLETTERE SULL'ASPIRAZIONE DELLA TUA ANIMA>>il REGNO DEI CIELI, DOVE ESSA TROVERA LA QUIETE, LA CALMA, PER PENSARE, ADORARE, E CANTARE LE LODI AL SUO CREATORE.


Vedrete il Cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul figlio dell'uomo.


Gv 1, 43-51

Gesù aveva stabilito di partire per la Galilea; incontrò Filippo e gli disse: «Séguimi». Filippo era di Betsaida, la città di Andrea e di Pietro.
Filippo incontrò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazaret». Natanaèle esclamò: «Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi».
Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c'è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, credi? Vedrai cose maggiori di queste!».
Poi gli disse: «In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell'uomo».




giovedì 2 dicembre 2010

IL REGNO DEI CIELI PER I CRISTIANI



La certezza della vita eterna beata si è manifestata solo negli ultimi libri dell'Antico Testamento. Precedentemente si considerava che i morti scendessero al "regno dei morti" o sheol, "luogo delle ombre", senza gioie.[senza fonte]

Nei libri dei Maccabei, libri deuterocanonici non inclusi nel canone ebraico, si esprime la certezza della risurrezione dei morti e della vita eterna. La retribuzione sarà secondo le opere di ciascuno.

Gesù ha presupposto molto chiaramente questo insegnamento in varie parabole e discorsi:

* Nel giudizio universale (Matteo 25,31-46).
* Al "buon ladrone" (espressione meglio tradotta come "delinquente pentito") Gesù promette il regno usando questa stessa parola: "In verità ti dico: oggi sarai con me nel Paradiso" (Luca 23,39-43).

Il termine appare anche in 2Cor 12,4: L'apostolo Paolo afferma di essere stato rapito in paradiso e udì parole indicibili che non è lecito ad alcuno pronunziare. Nell'Apocalisse 2,7 il termine viene usato in riferimento all'Eden: Al vincitore darò da mangiare dell'albero della vita, che sta nel paradiso di Dio.

La primitiva coppia umana fu posta in "giardino in Eden ( Genesi II, 8 e segg. ). Il Paradiso consiste nella visione beatifica di Dio . Secondo la " Benedictus Deus " di papa Benedetto XII " le anime dei santi vedono la divina essenza con visione intuitiva ed anche faciale , non essendovi di mezzo alcuna creatura che funga in ragione di oggetto veduto , bensì mostrandosi la stessa divina essenza immediatamente , nudamente, chiaramente e apertamete " . La visione di Dio è l'ultima meta delle aspirazioni dell'uomo e lo rende beato ( v. I Corinzi , XIII, 12 ; I Giovanni, III, 2 ).

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